Psicologia Sociale: di cosa si tratta?
11/03/2024
Docente: Lilli Amato
La psicologia sociale è un campo scientifico che si occupa dell'analisi dell'individuo all'interno del suo ambiente sociale, concentrandosi sulle relazioni tra il mondo psichico dell'individuo e l'ambiente sociale in cui è inserito.
In altre parole, la psicologia sociale si occupa di studiare, in maniera scientifica, l’individuo quando è inserito all’interno del contesto sociale.
L’unità di analisi è l’individuo e non il gruppo, quindi, la psicologia sociale studia le relazioni esistenti tra il mondo psichico dell’individuo e il contesto sociale in cui questo è inserito.
Dal momento che questa disciplina adotta un approccio analitico volto ad esaminare le relazioni complesse tra la mente dell'individuo e il contesto sociale in cui vive, essa non può prescindere dallo studiare e analizzare come l'ambiente sociale influenzi i processi mentali e comportamentali dell'individuo.
La cognizione sociale, che affonda le sue radici nella filosofia di Kant, si occupa dell'organizzazione attiva delle informazioni, per interpretare la realtà sociale e guidare l'azione sociale.
La cognizione sociale, essendo essenzialmente legata all'interazione sociale, porta alla formazione di una conoscenza sociale, la quale motiva e guida l'azione sociale, influenzata da schemi cognitivi che organizzano le informazioni sulla realtà sociale.
L’individuo osserva il suo ambiente sociale, ascolta le opinioni degli altri e agisce di conseguenza.
Questa conoscenza è organizzata attraverso schemi cognitivi, che sono strutture mentali contenenti informazioni su particolari oggetti di conoscenza, tra cui schemi di persona, di sé, di ruolo e di eventi.
Dunque, il contesto sociale in cui un individuo si trova influisce sulla sua percezione e interpretazione della realtà, e questa dinamica costituisce uno dei “focus” principali della psicologia sociale.
Le radici della psicologia sociale possono essere rintracciate in due visioni contrastanti sull'interazione individuo-società, espresse da Platone e Aristotele.
Platone enfatizzava l'importanza dello Stato nell'educazione dell'individuo per renderlo parte della società, mentre Aristotele sosteneva che l'essere umano fosse intrinsecamente sociale.
Questi concetti hanno dato origine a due approcci distinti:
- uno centrato sul sociale
- e l'altro centrato sull'individuo.
Al contrario, vi è un approccio individualista, che considera l'individuo come entità separata, indipendente dal contesto sociale.
Questa visione, promossa da filosofi come Bentham, si basa sul principio del piacere e sull'idea che le caratteristiche psicologiche dell'individuo esistano al di là del contesto sociale.
La psicologia sociale in Europa ha subito una serie di sviluppi dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l'emergere di studiosi come Bartlett, Piaget, Moede e Hellpach.
Tuttavia, la ricerca era spesso dispersa e isolata, con una maggiore frammentazione causata dalla politica nazista.
Negli anni '50, gli psicologi sociali americani organizzarono incontri interculturali e interdisciplinari in Europa, culminati nella fondazione dell'European Association of Experimental Social Psychology, nel 1966.
In Europa, la psicologia sociale ha visto svilupparsi studi su vari temi, quali ad esempio, le relazioni intergruppi, l'identità sociale e l'influenza sociale.
Negli Stati Uniti, invece, sono stati approfonditi gli aspetti legati alle cognizioni individuali, come l'elaborazione e l'organizzazione delle informazioni in memoria.
Dunque, possiamo affermare che, nel contesto della moderna psicologia sociale, gli Stati Uniti e l'Europa hanno sviluppato filoni di ricerca distinti:
- negli Stati Uniti la ricerca si è concentrata sull'individuo e sulle sue cognizioni
- mentre, in Europa si è approfondito l’aspetto sociale e le sue influenze culturali sulla cognizione e il comportamento.
Questo campo di studio si interessa delle interazioni tra il funzionamento psicologico umano e i processi sociali che lo influenzano e da esso sono influenzati.
Lo studio delle relazioni sociali, influenzato dall'eredità di Kurt Lewin, si basa su due prospettive principali:
- la teoria dell'interdipendenza
- e l'approccio cognitivo.
Entrambi analizzano i processi e i fattori che influenzano l'interazione tra individui in contesti sociali e fisici.
Il problema della conoscenza della realtà sociale è sempre stato centrale nella psicologia sociale, fin dalle sue origini; tanto che uno degli approcci più emergenti di questa, ovvero, una delle sue “sotto-discipline” è chiamato “Social Cognition” o “Cognizione Sociale”, la cui base concettuale affonda le sue radici nelle teorie filosofiche di Kant, come detto sopra.
Secondo la filosofia di Kant, la mente umana organizza attivamente i dati e le informazioni che raccoglie dall’ambiente sociale, trovando connessioni significative tra gli elementi percepiti, al fine di interpretare la realtà, pianificare le azioni e anticipare il comportamento degli altri.
Dunque, questa filosofia cerca connessioni tra diversi elementi dell'oggetto percepito e assegna loro un significato (un approccio olistico).
La cognizione mette, quindi, a disposizione gli elementi per interpretare la realtà, pianificare le proprie azioni e prevedere quelle degli altri.
Poiché la cognizione sociale è al servizio dell’interazione sociale, esiste la conoscenza sociale, l’attività motivata che guida l’azione sociale come risultato dell’azione sociale.
Le persone osservano la realtà sociale, ascoltano le voci degli altri nella realtà sociale e intervengono.
L’organizzazione della conoscenza avviene in base a degli schemi, ovvero, a strutture cognitive che contengono informazioni su di un particolare oggetto di conoscenza, includendo gli attributi che lo caratterizzano e i legami tra di essi.
Esistono diversi tipi di schemi sociali, in base al tipo di informazione che vi è contenuta:
- Schemi di persona
- Schemi di sé (si è particolarmente attenti a quegli aspetti della realtà sociale che rimandano a noi stessi)
- Schemi di ruolo
- Schemi di eventi
La Social Cognition, come corrente teorica, si interessa alle strutture e ai processi che permettono alle persone di accumulare conoscenze sulla loro realtà, per trasformarla a seconda dei loro bisogni.
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