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1 Candida albicans come comportarsi e come gestire l’alimentazione in presenza di CANDIDOSI

22/07/2024

Docente: Lilli Amato

1 Candida albicans come comportarsi e come gestire l’alimentazione in presenza di CANDIDOSI

La Candida albicans è un tipo di fungo opportunistico, che fa parte della normale flora microbica dell’organismo umano, presente in piccole quantità su pelle, bocca, tratto gastrointestinale e tratto genitourinario.
Tuttavia, in determinate condizioni, può crescere e proliferare, causando infezioni, note come candidosi.
Si tratta di un fungo comune, dunque, che può causare infezioni in condizioni specifiche.
Imparare a conoscere i fattori di rischio, i sintomi e le opzioni di trattamento è fondamentale per prevenire e gestire la candidosi.


La crescita eccessiva della Candida può essere causata da:

  • sistema immunitario compromesso o indebolito, ad esempio, nel caso di persone HIV-positive, malati di cancro sottoposti a chemioterapia, persone che assumono farmaci immunosoppressori che, ovviamente, saranno più suscettibili alle infezioni da Candida;
  • uso prolungato di antibiotici, che può distruggere i batteri benefici nella nostra flora intestinale, permettendo alla Candida di proliferare senza controllo;
  • dieta ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, che alimentano la crescita della Candida, rendendo i soggetti che consumano grandi quantità di tali alimenti più vulnerabili alle infezioni;
  • squilibri e cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano durante la gravidanza, che anch’essi possono favorire la crescita della Candida;
  • diabete, in quanto, gli alti livelli di zucchero nel sangue, tipici del diabete, possono creare un ambiente ideale per la crescita della Candida;
  • stress cronico che, indebolendo il sistema immunitario, aumenta il rischio di infezioni da Candida.

La candidosi può manifestarsi in diverse forme a seconda della parte del corpo interessata:
  • candidosi orale (mughetto), infezione della bocca e della gola, caratterizzata da macchie bianche sulla lingua, gengive, tonsille e mucose;
  • candidosi genitale, infezione della vagina (candidosi vulvovaginale) o del pene (balanite da Candida), con sintomi come prurito, bruciore, secrezioni anomale e dolore durante i rapporti sessuali o durante la minzione;
  • candidosi cutanea, infezione della pelle, soprattutto nelle aree umide e calde come ascelle, inguine e sotto il seno, con eruzioni cutanee rosse e pruriginose;
  • candidosi intestinale, proliferazione della Candida nell'intestino, che può causare gonfiore, gas, diarrea, crampi addominali e affaticamento;
  • candidosi sistemica (invasiva), infezione grave che può colpire vari organi e tessuti, tipicamente in individui con sistema immunitario gravemente compromesso. Può causare febbre, shock settico e, in casi estremi, può essere fatale.

La diagnosi di candidosi si basa su:
  • esame clinico, ovvero, osservazione dei sintomi e delle lesioni caratteristiche;
  • esami di laboratorio, ovvero, analisi di campioni di sangue, urine, saliva, feci o secrezioni vaginali, per rilevare la presenza di Candida;
  • esami colturali, ovvero, colture microbiologiche per identificare specificamente il tipo di Candida;
  • test molecolari, ovvero, tecniche come la PCR (reazione a catena della polimerasi) per identificare la Candida a livello genetico.
Il trattamento della candidosi dipende dalla gravità e dalla localizzazione dell'infezione.
Volendo rimanere volutamente in tema “Rimedi Naturali, certamente, l’assunzione di probiotici, l’attuazione di cambiamenti a livello dietetico e altri rimedi alternativi possono supportare l’eventuale trattamento tradizionale.


Per prevenire le infezioni da Candida è importante:
  • mantenere una buona igiene, lavando regolarmente le aree a rischio e mantenendo la pelle asciutta;
  • evitare l'uso eccessivo di antibiotici, usandoli solo quando strettamente necessario ed esclusivamente sotto prescrizione medica;
  • avere una dieta equilibrata, ridurre drasticamente l'assunzione di zuccheri e carboidrati raffinati, aumentando, di contro, il consumo di fibre, proteine e grassi sani;
  • adottare tecniche di rilassamento e gestione dello stress.
  • controllare regolarmente la glicemia nel caso dei soggetti diabetici e mantenere un buon sistema immunitario.

Come possiamo gestire la nostra alimentazione?
È possibile gestire l'alimentazione in modo da limitare la proliferazione della Candida senza dover rinunciare "completamente" ai carboidrati.
La chiave è scegliere con attenzione le fonti di carboidrati e mantenere un equilibrio nutrizionale che supporti la salute generale e il sistema immunitario.

Un esempio di alimentazione per un giorno potrebbe essere:
  • Colazione: yogurt naturale con noci e semi, un cucchiaino di miele (in quantità limitata).
  • Spuntino: carote e hummus.
  • Pranzo: insalata mista con pollo alla griglia, avocado, pomodori, cetrioli e una vinaigrette di olio d'oliva e limone.
  • Spuntino: una mela e qualche mandorla.
  • Cena: salmone al forno con contorno di broccoli e quinoa.

Come abbiamo detto prima, la Candida è un tipo di fungo che può crescere e proliferare in determinate condizioni, causando infezioni, soprattutto quando il sistema immunitario è compromesso o quando l'equilibrio della flora intestinale è alterato.

È vero che gli zuccheri semplici possono favorire la crescita della Candida, ma è importante capire anche il ruolo dei carboidrati complessi.

Perché si sconsigliano anche i cereali?
I carboidrati complessi, come quelli presenti nei cereali, vengono metabolizzati dall'organismo in zuccheri semplici durante la digestione.
Anche se questo processo è più lento rispetto alla digestione degli zuccheri semplici, il risultato finale è comunque un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, che può fornire nutrimento alla Candida.


Allora, come facciamo a gestire l'alimentazione in caso di Candida?
Per prima cosa, dobbiamo evitare cibi e bevande zuccherate, come dolci, bibite, succhi di frutta e altri prodotti ad alto contenuto di zuccheri raffinati.
In secondo luogo, anche se non è necessario eliminare "completamente" i carboidrati complessi dalla dieta, è utile limitarne l'assunzione e scegliere con attenzione le fonti, preferendo sempre cereali integrali e cereali a basso indice glicemico.
Poi, dobbiamo integrare la dieta con fonti di proteine di alta qualità (come carne magra, pesce, uova, legumi) e grassi sani (come olio d'oliva, avocado, noci e semi).
Dobbiamo, senza ombra di dubbio, incrementare il consumo di verdure, in particolare quelle a basso contenuto di amido, come le verdure a foglia verde, le zucchine, i broccoli e i cavolfiori.
Queste verdure possono essere consumate liberamente e aiutano anche a mantenere un equilibrio nutrizionale.
E, infine, dobbiamo integrare la nostra dieta giornaliera con dei probiotici, come yogurt con fermenti vivi e kefir, e con dei prebiotici, come fibre solubili, perché questo ci può aiutare a ripristinare l'equilibrio della flora intestinale, e a ostacolare lo sviluppo e la crescita della Candida.



IMPORTANTE: in caso di presenza di patologie e/o assunzione di farmaci si consiglia sempre di contattare il proprio medico curante.

Questo articolo ha un carattere puramente informativo e divulgativo. Tutte le informazioni, le indicazioni, e quanto scritto su tutte le pagine di questo articolo, non costituisce a nessun titolo cura medica, e non sostituisce in nessun modo, la diagnosi e/o il trattamento di un medico qualificato. L'autore non è in alcun modo responsabile per l'utilizzo improprio delle informazioni presentate in questo stesso articolo, e per eventuali danni o problemi causati dall'utilizzo delle informazioni in esso contenute.

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